Corti https://www.gerenzanoforum.it/index.php 2024-05-02T01:37:01+00:00 Joomla! - Open Source Content Management Largo Fagnani, anni '50 2014-03-13T01:20:50+00:00 2014-03-13T01:20:50+00:00 https://www.gerenzanoforum.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=124:largo-fagnani-anni-50&Itemid=564 Redazione gianni_pa@gerenzanoforum.it <div class="K2FeedImage"><img src="https://www.gerenzanoforum.it/media/k2/items/cache/d9b208614500b6f80739755fd29fad52_S.jpg" alt="Largo Fagnani, anni '50" /></div><div class="K2FeedIntroText"><p>Una vecchia cartolina di Gerenzano degli anni '50 acquistata su e-bay apre involontariamente il capitolo "nostalgia".</p> </div><div class="K2FeedFullText"> <p>Non per ricordare quanto eravamo belli e  bravi e tutto era fatto bene, anzi. Il paese negli anni '50 era (in generale) sporco, leggermente cadente, senza marciapiedi e con un leggero puzzo di stalla che usciva dalle corti. La nostalgia invece mi ricorda "quanto non è stato fatto" per preservare il carattere del centro storico e la sua vivibilità.</p> <p>La cartolina riprende un'istantanea di una giornata qualunque di primavera, inizio estate. Le case del largo sono ancora quasi intatte. Si vede ancora lo stemma dei marchesi Clerici sul muro del palazzo vecchio dei Fagnani (lo stemma c'è ancora sotto uno spesso strato di vernice),  la Cartoleria della "Bianca" e la ferramenta della "Gibia" erano appena state aperte, si vede ancora a fianco della vetrina della Bianca il portone dell'ambulatorio del dottor Palumbo. Sul muro della "Gibia" c'era il manifesto del film che avrebbero proiettato quel sabato sera, di domenica pomeriggio e sera al cinema parrocchiale in piazza della chiesa. Quella settimana si proiettava "La tigre sacra", filmone in auge a quei tempi.</p> <p> La gente era vestita in modo dimesso e pratico. Nella foto si vede una "masera" con il suo "scusà" e la sporta, forse tornava dal panettiere. Ci sono due vecchi "regiù" con il gilé, l'immancabile cappello e le braccia dietro la schiena  che passeggiano per la piazza in attesa del tocco di mezzogiorno per andare a mangiare. Fuori dall'osteria del "Calabria" degli uomini appoggiati al muro o con le mani in tasca controllano il passaggio e sicuramente parlano male del paese (come ora). Un piccone è appoggiato sul muro di cinta del "Calabria", forse l'operaio si era fermata a bere un "bianco" con gli sfaccendati dell'osteria. Tre bambine sono in posa, una sta curando sua sorellina, l'altra forse in attesa del dottore.  Da notare che ci sono solo biciclette (si vede anche una donna in bicicletta),  l'auto era una rarità ed in paese si potevano contare sulla punta delle dita.</p> <p>Che dire di più, una piazza che potevamo trasformare nel salotto di Gerenzano è diventato il "Museo degli orrori architettonici di Gerenzano"  ed un biglietto da visita negativo (vi risparmio le foto odierne). Salviamo il salvabile, è rimasto veramente poco.<br />Pierangelo Gianni                Ottobre 2007</p> <p> <img src="images/stories/corti/largo_fagnani/lainate.jpg" border="0" alt="" /></p> <p> Lainate, le case del Palazzo litta. Come potrebbe essere largo Fagnani a Gerenzano</p></div> <div class="K2FeedImage"><img src="https://www.gerenzanoforum.it/media/k2/items/cache/d9b208614500b6f80739755fd29fad52_S.jpg" alt="Largo Fagnani, anni '50" /></div><div class="K2FeedIntroText"><p>Una vecchia cartolina di Gerenzano degli anni '50 acquistata su e-bay apre involontariamente il capitolo "nostalgia".</p> </div><div class="K2FeedFullText"> <p>Non per ricordare quanto eravamo belli e  bravi e tutto era fatto bene, anzi. Il paese negli anni '50 era (in generale) sporco, leggermente cadente, senza marciapiedi e con un leggero puzzo di stalla che usciva dalle corti. La nostalgia invece mi ricorda "quanto non è stato fatto" per preservare il carattere del centro storico e la sua vivibilità.</p> <p>La cartolina riprende un'istantanea di una giornata qualunque di primavera, inizio estate. Le case del largo sono ancora quasi intatte. Si vede ancora lo stemma dei marchesi Clerici sul muro del palazzo vecchio dei Fagnani (lo stemma c'è ancora sotto uno spesso strato di vernice),  la Cartoleria della "Bianca" e la ferramenta della "Gibia" erano appena state aperte, si vede ancora a fianco della vetrina della Bianca il portone dell'ambulatorio del dottor Palumbo. Sul muro della "Gibia" c'era il manifesto del film che avrebbero proiettato quel sabato sera, di domenica pomeriggio e sera al cinema parrocchiale in piazza della chiesa. Quella settimana si proiettava "La tigre sacra", filmone in auge a quei tempi.</p> <p> La gente era vestita in modo dimesso e pratico. Nella foto si vede una "masera" con il suo "scusà" e la sporta, forse tornava dal panettiere. Ci sono due vecchi "regiù" con il gilé, l'immancabile cappello e le braccia dietro la schiena  che passeggiano per la piazza in attesa del tocco di mezzogiorno per andare a mangiare. Fuori dall'osteria del "Calabria" degli uomini appoggiati al muro o con le mani in tasca controllano il passaggio e sicuramente parlano male del paese (come ora). Un piccone è appoggiato sul muro di cinta del "Calabria", forse l'operaio si era fermata a bere un "bianco" con gli sfaccendati dell'osteria. Tre bambine sono in posa, una sta curando sua sorellina, l'altra forse in attesa del dottore.  Da notare che ci sono solo biciclette (si vede anche una donna in bicicletta),  l'auto era una rarità ed in paese si potevano contare sulla punta delle dita.</p> <p>Che dire di più, una piazza che potevamo trasformare nel salotto di Gerenzano è diventato il "Museo degli orrori architettonici di Gerenzano"  ed un biglietto da visita negativo (vi risparmio le foto odierne). Salviamo il salvabile, è rimasto veramente poco.<br />Pierangelo Gianni                Ottobre 2007</p> <p> <img src="images/stories/corti/largo_fagnani/lainate.jpg" border="0" alt="" /></p> <p> Lainate, le case del Palazzo litta. Come potrebbe essere largo Fagnani a Gerenzano</p></div> Cascina Inglesina 2013-12-07T00:25:11+00:00 2013-12-07T00:25:11+00:00 https://www.gerenzanoforum.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=119:cascina-inglesina&Itemid=564 Redazione gianni_pa@gerenzanoforum.it <div class="K2FeedImage"><img src="https://www.gerenzanoforum.it/media/k2/items/cache/47e29f9fe96a1771642fb05ac8a8fd00_S.jpg" alt="Cascina Inglesina" /></div><div class="K2FeedIntroText"><p><em>Gerenzano 21 Ottobre 2005 - Buongiorno, mi chiamo Cristina e abito in Cascina Inglesina a Gerenzano.</em><br /><em>Mi piacerebbe sapere qualcosa sulla bella cascina in cui vivo: storia, origini, insomma..tutto quel che si può sapere. Vi ringrazio infinitamente,   Cristina</em></p> <p>Questa mail mi ha convinto a riordinare tutte le notizie sulla Cascina Inglesina in mio possesso e a formulare delle ipotesi che, come sempre, andrebbero verificate sul terreno o con dei documenti storici (vecchi rogiti, lettere, disegni, fotografie).</p> </div><div class="K2FeedFullText"> <p><br /> <br />Iniziamo dal mome: Cascina inglesina. Questo naturalmente fa pensare agli inglesi, e, come si vede dalle vecchie mappe del 1876 del Senatore Canzi, in effetti la cascina si chiamava Cascina Inglese ed a fianco c'erano le Vigne dell'inglese.<br />Iniziamo subito a far lavorare la fantasia. In effetti Gerenzano fu legata indirettamente agli inglesi per quasi mezzo secolo. <br />Una sorellastra del Marchese Federico Fagnani, Maria Emily (detta Mie Mie) era inglese, figlia naturale del duca di Queensberry e di Costanza Brusati, madre anche di Federico e Antonietta Fagnani (quella del Foscolo, tanto per intenderci).  Alla morte nel 1840 di Don Federico (celibe e senza eredi diretti) tra le due sorelle ebbe luogo una lunga ed estenuante causa per l'eredita', risoltasi solo nel 1884 (ben 44 anni dopo l’apertura del testamento!). E' possibile che in quegli anni tumultuosi per le proprieta' di Gerenzano la cara e premurosa "Mie Mie" abbia mandato a Gerenzano qualche emissario inglese di sua fiducia a curare i suoi interessi. In effetti anche nella poesia di Moretti (vedi sotto) si dice che i primi abitanti della cascina furono inglesi.<br /> <br />Curiosamente nella tavoletta al 25000 dell'IGM fatta nel 1938 in epoca fascista la cascina viene riportata come Cascina Grassina,  forse in onore a Margherita Grassini, creatrice dell'ideologia e della cultura fascista? Questo nome non fu piu' usato in nessun'altra mappa.<br />Moretti invece nella sua poesia ci ricorda che durante il fascismo la cascina venne chiamata Titominito, forse storpiatura dialettale del nome di un eroe fascista, "Tito Minniti" (vedi scheda a fondo pagina).<br /> <br />Quando fu costruita la cascina inglesina? Due dati certi sono in nostro possesso: La mappa del 1876 e la scritta sotto il portico della cascina.<br />1) La mappa mostra una parte costruita molto piccola, ma a matita e' stata aggiunta una seconda porzione della cascina e la continuazione della stradina d'accesso verso ovest.<br />2) Sotto il portico si intravede una scritta: Cascina Inglese ..........ampliamento 1893.<br />Dunque nel 1876 c'era gia' la porzione nord orientale della cascina e venne ampliata quasi vent'anni dopo con i fabbricati che tuttora sono rimasti preservati. Nel 1893 venne ampliata l'aia, venne raddoppiato il corpo abitativo e vennero costruite nuove stalle (foto dal satellite).<br /> <br />La cascina comunque era preesistente e nulla vieta di pensare che quell'area fosse gia' abitata in tempi remoti. Infatti si trova proprio lungo l'asse di una ipotetica strada romana (ipotesi da verificare) che, venendo da Rho andava verso Varese. In zona la strada toccava gli abitati della Malpaga, il Lazzaretto (dove forse c'era anche una chiesa), l'Inglesina, il rudere vicino alla vecchia cava del "Bambinel", la Massina e la chiesa di Santa Maria Inziata di Cislago.  Le strade romane erano caratterizzate dalla presenza di tombe e are votive lungo il loro tracciato. Questa ipotesi è suffragata dalla presenza di un'ara romana e delle colonne ritrovate nel bosco di fronte alla cascina inglesina (vennero riusate in seguito per contrassegnare la presenza del Lazzaretto) e dalla toponomastica. Un bosco della zona era chiamato "bosco dei morti" (dove ora c'e' l'ingresso del parco degli Aironi).</p> <p>La campagna nell'ottocento era coltivata ad uva da vino (ancora oggi la zona viene chiamata dai vecchi "la Vigna" e la via inglesina era la strada della vigna) perche' il terreno e' molto sabbioso e ghiaioso, ottimo per vigneti. C'era la Vigna dell'inglese a ponente, la vigna inglese di sopra, la vigna francescina, Bernardi Rosa, la vigna Angaroni Giovanni, ecc..<br />Il vino forse non sara' stato eccezionale ma era pur sempre un'ottima rendita, soprattutto per l'erario e l'affittuario che pretendevano da questi terreni rendite maggiori rispetto all'arativo e al prato. Chissa' se nelle vicinanze della cascina e' rimasto qualche vitigno antico. Sarebbe bello far rinascere, per curiosita' storica, un piccolo vigneto autoctono per produrre del vino che si potrebbe chiamare "Vigna dell'inglese".<br />Filari di gelsi ornavano i viali ed i confini dei terreni rendendo il panorama unico e vivace. Ora di gelsi ne e' rimasto uno solo, proprio nel campo di fronte alla stradina e chissa' se in una delle prossime arature qualche trattorista gli dara' una spallata mortale con il vomere. I gelsi andrebbero TUTTI preservati, nessuno escluso e sarebbe bello venissero censiti e curati con amore da qualche associazione ambientalistica di Gerenzano, dalla proloco o dalle guardie ecologiche.<br />Infine vi riporto una poesia di Mauro Moretti che racconta la storia della cascina Inglesia, a suo modo.<br /> <br />PierAngelo Gianni</p> <p><br />CASSINA INGREGIA<br /> </p> <p>L’han costruìì a la fin del ‘800,</p> <p>ingles eran i padron</p> <p>che andavan per i campagn a cacciàà.</p> <p><br />Nel ‘900 l’han vendù ai Gerenzanes</p> <p>che han costruìì stall e cassin.</p> <p>Lauravan la tera del marches,</p> <p>ghera oul pozz, oul furno del pan,</p> <p>la legna ghe l’avevan li visin nei bosch,</p> <p>ghe mancava propri nient.</p> <p>L’han ampliàà come quadràà,</p> <p>in mez oun grand courtil</p> <p>con la pertica e oul vanturàà,</p> <p>netavan oul fourment per fàà oul pan,</p> <p>sui tavoul gh’eran giò i cavaler,</p> <p>fasevan oul bozul e la seda,</p> <p>ghe l’ha vendevan al marches.</p> <p>Col regim fascista g’han cambià</p> <p>oul nom della cassina, Titominito.</p> <p>Con la guera i oman in andàà al front</p> <p>e lour fasevan da padron.</p> <p><br />Han tiràà bas un aereo</p> <p>oul pilota al s’è salvàà</p> <p>l’han scoundù da drè di bal da paia,</p> <p>ma ormai la guera l’era già quasi finii</p> <p>i fascista in scapàà.</p> <p><br />Quand ghè rivàà l’industria</p> <p>a puc a puc la cassina l’han vendù</p> <p>ai meridiunal, han fà oun maneg</p> <p>e ades se ved in gir per i campagn</p> <p>cavalcàà i milanes.</p> <p> </p> <p>Mauro Moretti</p> <p> <img src="images/stories/corti/inglesina/neve_04_inglesina.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/neve_04_inglesina_3.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/neve_04_inglesina_2.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/strada_inglesina.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/porta_inglesina.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/scritta_inglesina.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/ampliamento_inglesina.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/strada_inglesina_2.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/inglesina_1876_2.jpg" border="0" alt="" /></p> <p>Mappa catastale del 1976</p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/inglesina_1876.jpg" border="0" alt="" /></p> <p>Particolare della mappa catastale del 1876</p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/satellite_inglesina_2.jpg" border="0" alt="" /></p> <p>Cascina inglesina vista con google</p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/satellite_inglesina_3.jpg" border="0" alt="" /></p> <p>Parte antecedente l'ampliamento del 1893</p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/mappa_strada-inglesina.jpg" border="0" alt="" /></p> <p>Tracciato ipotetico di una strada romana</p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/rudere_2_inglesina.jpg" border="0" alt="" /></p> <p>Ruderi nel bosco vicino alla cava "dul bambinel"</p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/rudere_inglesina.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/tito-minniti.jpg" border="0" alt="" /></p> <p> </p></div> <div class="K2FeedImage"><img src="https://www.gerenzanoforum.it/media/k2/items/cache/47e29f9fe96a1771642fb05ac8a8fd00_S.jpg" alt="Cascina Inglesina" /></div><div class="K2FeedIntroText"><p><em>Gerenzano 21 Ottobre 2005 - Buongiorno, mi chiamo Cristina e abito in Cascina Inglesina a Gerenzano.</em><br /><em>Mi piacerebbe sapere qualcosa sulla bella cascina in cui vivo: storia, origini, insomma..tutto quel che si può sapere. Vi ringrazio infinitamente,   Cristina</em></p> <p>Questa mail mi ha convinto a riordinare tutte le notizie sulla Cascina Inglesina in mio possesso e a formulare delle ipotesi che, come sempre, andrebbero verificate sul terreno o con dei documenti storici (vecchi rogiti, lettere, disegni, fotografie).</p> </div><div class="K2FeedFullText"> <p><br /> <br />Iniziamo dal mome: Cascina inglesina. Questo naturalmente fa pensare agli inglesi, e, come si vede dalle vecchie mappe del 1876 del Senatore Canzi, in effetti la cascina si chiamava Cascina Inglese ed a fianco c'erano le Vigne dell'inglese.<br />Iniziamo subito a far lavorare la fantasia. In effetti Gerenzano fu legata indirettamente agli inglesi per quasi mezzo secolo. <br />Una sorellastra del Marchese Federico Fagnani, Maria Emily (detta Mie Mie) era inglese, figlia naturale del duca di Queensberry e di Costanza Brusati, madre anche di Federico e Antonietta Fagnani (quella del Foscolo, tanto per intenderci).  Alla morte nel 1840 di Don Federico (celibe e senza eredi diretti) tra le due sorelle ebbe luogo una lunga ed estenuante causa per l'eredita', risoltasi solo nel 1884 (ben 44 anni dopo l’apertura del testamento!). E' possibile che in quegli anni tumultuosi per le proprieta' di Gerenzano la cara e premurosa "Mie Mie" abbia mandato a Gerenzano qualche emissario inglese di sua fiducia a curare i suoi interessi. In effetti anche nella poesia di Moretti (vedi sotto) si dice che i primi abitanti della cascina furono inglesi.<br /> <br />Curiosamente nella tavoletta al 25000 dell'IGM fatta nel 1938 in epoca fascista la cascina viene riportata come Cascina Grassina,  forse in onore a Margherita Grassini, creatrice dell'ideologia e della cultura fascista? Questo nome non fu piu' usato in nessun'altra mappa.<br />Moretti invece nella sua poesia ci ricorda che durante il fascismo la cascina venne chiamata Titominito, forse storpiatura dialettale del nome di un eroe fascista, "Tito Minniti" (vedi scheda a fondo pagina).<br /> <br />Quando fu costruita la cascina inglesina? Due dati certi sono in nostro possesso: La mappa del 1876 e la scritta sotto il portico della cascina.<br />1) La mappa mostra una parte costruita molto piccola, ma a matita e' stata aggiunta una seconda porzione della cascina e la continuazione della stradina d'accesso verso ovest.<br />2) Sotto il portico si intravede una scritta: Cascina Inglese ..........ampliamento 1893.<br />Dunque nel 1876 c'era gia' la porzione nord orientale della cascina e venne ampliata quasi vent'anni dopo con i fabbricati che tuttora sono rimasti preservati. Nel 1893 venne ampliata l'aia, venne raddoppiato il corpo abitativo e vennero costruite nuove stalle (foto dal satellite).<br /> <br />La cascina comunque era preesistente e nulla vieta di pensare che quell'area fosse gia' abitata in tempi remoti. Infatti si trova proprio lungo l'asse di una ipotetica strada romana (ipotesi da verificare) che, venendo da Rho andava verso Varese. In zona la strada toccava gli abitati della Malpaga, il Lazzaretto (dove forse c'era anche una chiesa), l'Inglesina, il rudere vicino alla vecchia cava del "Bambinel", la Massina e la chiesa di Santa Maria Inziata di Cislago.  Le strade romane erano caratterizzate dalla presenza di tombe e are votive lungo il loro tracciato. Questa ipotesi è suffragata dalla presenza di un'ara romana e delle colonne ritrovate nel bosco di fronte alla cascina inglesina (vennero riusate in seguito per contrassegnare la presenza del Lazzaretto) e dalla toponomastica. Un bosco della zona era chiamato "bosco dei morti" (dove ora c'e' l'ingresso del parco degli Aironi).</p> <p>La campagna nell'ottocento era coltivata ad uva da vino (ancora oggi la zona viene chiamata dai vecchi "la Vigna" e la via inglesina era la strada della vigna) perche' il terreno e' molto sabbioso e ghiaioso, ottimo per vigneti. C'era la Vigna dell'inglese a ponente, la vigna inglese di sopra, la vigna francescina, Bernardi Rosa, la vigna Angaroni Giovanni, ecc..<br />Il vino forse non sara' stato eccezionale ma era pur sempre un'ottima rendita, soprattutto per l'erario e l'affittuario che pretendevano da questi terreni rendite maggiori rispetto all'arativo e al prato. Chissa' se nelle vicinanze della cascina e' rimasto qualche vitigno antico. Sarebbe bello far rinascere, per curiosita' storica, un piccolo vigneto autoctono per produrre del vino che si potrebbe chiamare "Vigna dell'inglese".<br />Filari di gelsi ornavano i viali ed i confini dei terreni rendendo il panorama unico e vivace. Ora di gelsi ne e' rimasto uno solo, proprio nel campo di fronte alla stradina e chissa' se in una delle prossime arature qualche trattorista gli dara' una spallata mortale con il vomere. I gelsi andrebbero TUTTI preservati, nessuno escluso e sarebbe bello venissero censiti e curati con amore da qualche associazione ambientalistica di Gerenzano, dalla proloco o dalle guardie ecologiche.<br />Infine vi riporto una poesia di Mauro Moretti che racconta la storia della cascina Inglesia, a suo modo.<br /> <br />PierAngelo Gianni</p> <p><br />CASSINA INGREGIA<br /> </p> <p>L’han costruìì a la fin del ‘800,</p> <p>ingles eran i padron</p> <p>che andavan per i campagn a cacciàà.</p> <p><br />Nel ‘900 l’han vendù ai Gerenzanes</p> <p>che han costruìì stall e cassin.</p> <p>Lauravan la tera del marches,</p> <p>ghera oul pozz, oul furno del pan,</p> <p>la legna ghe l’avevan li visin nei bosch,</p> <p>ghe mancava propri nient.</p> <p>L’han ampliàà come quadràà,</p> <p>in mez oun grand courtil</p> <p>con la pertica e oul vanturàà,</p> <p>netavan oul fourment per fàà oul pan,</p> <p>sui tavoul gh’eran giò i cavaler,</p> <p>fasevan oul bozul e la seda,</p> <p>ghe l’ha vendevan al marches.</p> <p>Col regim fascista g’han cambià</p> <p>oul nom della cassina, Titominito.</p> <p>Con la guera i oman in andàà al front</p> <p>e lour fasevan da padron.</p> <p><br />Han tiràà bas un aereo</p> <p>oul pilota al s’è salvàà</p> <p>l’han scoundù da drè di bal da paia,</p> <p>ma ormai la guera l’era già quasi finii</p> <p>i fascista in scapàà.</p> <p><br />Quand ghè rivàà l’industria</p> <p>a puc a puc la cassina l’han vendù</p> <p>ai meridiunal, han fà oun maneg</p> <p>e ades se ved in gir per i campagn</p> <p>cavalcàà i milanes.</p> <p> </p> <p>Mauro Moretti</p> <p> <img src="images/stories/corti/inglesina/neve_04_inglesina.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/neve_04_inglesina_3.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/neve_04_inglesina_2.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/strada_inglesina.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/porta_inglesina.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/scritta_inglesina.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/ampliamento_inglesina.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/strada_inglesina_2.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/inglesina_1876_2.jpg" border="0" alt="" /></p> <p>Mappa catastale del 1976</p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/inglesina_1876.jpg" border="0" alt="" /></p> <p>Particolare della mappa catastale del 1876</p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/satellite_inglesina_2.jpg" border="0" alt="" /></p> <p>Cascina inglesina vista con google</p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/satellite_inglesina_3.jpg" border="0" alt="" /></p> <p>Parte antecedente l'ampliamento del 1893</p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/mappa_strada-inglesina.jpg" border="0" alt="" /></p> <p>Tracciato ipotetico di una strada romana</p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/rudere_2_inglesina.jpg" border="0" alt="" /></p> <p>Ruderi nel bosco vicino alla cava "dul bambinel"</p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/rudere_inglesina.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/inglesina/tito-minniti.jpg" border="0" alt="" /></p> <p> </p></div> Son tornate le campane 2013-11-24T23:38:49+00:00 2013-11-24T23:38:49+00:00 https://www.gerenzanoforum.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=117:son-tornate-le-campane&Itemid=564 Redazione gianni_pa@gerenzanoforum.it <div class="K2FeedImage"><img src="https://www.gerenzanoforum.it/media/k2/items/cache/39a27618f1dc54b80987c6706135e6b7_S.jpg" alt="Campane di gerenzano, 2004" /></div><div class="K2FeedIntroText"><p>Gerenzano, 2 Aprile 2004 - Dopo sei mesi di restauro sono tornate le campane. Una giornata di trambusto con la possente gru al lavoro per mettere al loro posto le campane, e tanti curriosi col naso per aria.</p> </div><div class="K2FeedFullText"> <p>Ho avuto alcuni giorni fa l'opportunita' di salire sul campanile. Il restauro e' stato fatto  senza badare a spese e l'accuratezza dei dettagli lo testimonia. Un vecchio altoparlante che surrogava le campane sara' finalmente messo da parte e potremo di nuovo sentire il suono delle nostre campane, per la gioia delle nostre orecchie (forse un po' meno per quelli che abitano in piazza). Il suono delle campane per noi e' paragonabile al canto del muezin per i mussulmani. Infonde tranquillita' e serenita', ci si sente a casa, bella o brutta che sia, ma ci si sente a casa.<br /> <br />P.G.<br /> <br />Le foto dell'arrivo delle campane sono di luigi Mondini</p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/campane_2004/campanilex300.jpg" border="0" alt="" title="Campanile senza campane" />      <img src="images/stories/corti/campane_2004/Campanex300.jpg" border="0" alt="" title="campanile con le campane" /></p> <p><img src="images/stories/corti/campane_2004/Campane1.JPG" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/campane_2004/Campane3.JPG" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/campane_2004/Campane4.JPG" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/campane_2004/03220057.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/campane_2004/03220059.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/campane_2004/03220062.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/campane_2004/altoparlante.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/campane_2004/orologio.jpg" border="0" alt="" /></p> <p> </p></div> <div class="K2FeedImage"><img src="https://www.gerenzanoforum.it/media/k2/items/cache/39a27618f1dc54b80987c6706135e6b7_S.jpg" alt="Campane di gerenzano, 2004" /></div><div class="K2FeedIntroText"><p>Gerenzano, 2 Aprile 2004 - Dopo sei mesi di restauro sono tornate le campane. Una giornata di trambusto con la possente gru al lavoro per mettere al loro posto le campane, e tanti curriosi col naso per aria.</p> </div><div class="K2FeedFullText"> <p>Ho avuto alcuni giorni fa l'opportunita' di salire sul campanile. Il restauro e' stato fatto  senza badare a spese e l'accuratezza dei dettagli lo testimonia. Un vecchio altoparlante che surrogava le campane sara' finalmente messo da parte e potremo di nuovo sentire il suono delle nostre campane, per la gioia delle nostre orecchie (forse un po' meno per quelli che abitano in piazza). Il suono delle campane per noi e' paragonabile al canto del muezin per i mussulmani. Infonde tranquillita' e serenita', ci si sente a casa, bella o brutta che sia, ma ci si sente a casa.<br /> <br />P.G.<br /> <br />Le foto dell'arrivo delle campane sono di luigi Mondini</p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/campane_2004/campanilex300.jpg" border="0" alt="" title="Campanile senza campane" />      <img src="images/stories/corti/campane_2004/Campanex300.jpg" border="0" alt="" title="campanile con le campane" /></p> <p><img src="images/stories/corti/campane_2004/Campane1.JPG" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/campane_2004/Campane3.JPG" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/campane_2004/Campane4.JPG" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/campane_2004/03220057.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/campane_2004/03220059.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/campane_2004/03220062.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/campane_2004/altoparlante.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/campane_2004/orologio.jpg" border="0" alt="" /></p> <p> </p></div> Gerenzano vista dall'alto 2013-11-24T23:18:37+00:00 2013-11-24T23:18:37+00:00 https://www.gerenzanoforum.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=116:gerenzano-vista-dall-alto&Itemid=564 Redazione gianni_pa@gerenzanoforum.it <div class="K2FeedImage"><img src="https://www.gerenzanoforum.it/media/k2/items/cache/7a6fe08027b80ee08bda1ed60d73e334_S.jpg" alt="Gerenzano, piazza xxv aprile vista dal campanile" /></div><div class="K2FeedIntroText"><p>Gerenzano, 2004 - Bella giornata di sole, ventosa, la prima di primavera, ottima per fare foto dall'alto. Gerenzano vista dall'alto e' bella, interessante.</p> </div><div class="K2FeedFullText"> <p>Si vedono le Alpi che la contornano, la Grigna, il Resegone, la massa maestosa del Monte Rosa appena coperta da nuvole. Si vede l'inurbamento impressionante con Turate incollata a Gerenzano, la massa della discarica (per fortuna chiusa), gli ultimi campi, i boschi. Se poi si guarda piu' in basso, sotto il campanile, si vedono i bei tetti della parrocchia con tegole tradizionali (un esempio per il restauro del palazzo comunale)  e le nuove piazze. la piazza del comune con la sua caratteristica forma ad imbuto, tipica delle piazze medioevali e la povera piazza della chiesa. Stretta, non degna della bellezza della chiesa. Le auto sono ingombranti, il filare delle nuove piante, quando cresceranno, occludera' definitivamente la vista della chiesa. I nuovi palazzi ed il giardinetto (trascurato e privo di fiori) non la abbelliscono di certo.  </p> <p>Il giardino della parrocchia e' bello, ma recintato ed inaccessibile, il bocciodromo e' un capannone abbandonato, i cortili della cooperativa e del cinema sono pieni di rottami ed in uno stato pessimo, L'oratorio e' un campo di calcio spelacchiato e recintato da una muraglia degna di San Vittore. L'unica costruzione  bella e' la cooperativa, ricordo di una Gerenzano operosa e proiettata verso il futuro.  Insomma, in poche parole il centro di Gerenzano e' congelato dalle proprieta' della chiesa. La piazza della chiesa, se pensata in un contesto piu' ampio includendo il giardino del parroco, la cooperativa, il cinema   e l'oratorio sarebbe sicuramente stata pensata in modo diverso. Per esempio con dei parcheggi sotterranei multipiano dove si trovava il campo da tennis, con degli spazi a verde dove c'e' il cinema ed il bocciodromo, con delle costruzioni e dei negozi confinati dove c'e' la sala prove della banda, il macello del Rino ed il campo da tennis. La cooperativa potrebbe riaprire il bar con i tavolini in piazza. Tutta la chiesa sarebbe liberata dalle costruzioni e dai muri ed emergerebbe in tutta la sua bellezza. La piazza potrebbe essere completata togliendo le automobili.</p> <p>A Londra c'e' la stessa situazione di Gerenzano con tutte le proprieta' del centro di proprieta' dei Windson, retaggio medioevale. Hanno risolto il problema con il "lease", cioe' affitti di 99 anni pagati anticipatamente in una unica risoluzione. I proprietari sono sempre i Windsor, ma il suolo e' usato dalle banche, dai cittadini comuni e dall'amministrazione. Dopo 99 anni ritorna ai legitti proprietari che richiedono il pagamento di un altro "lease" di 99 anni.<br />Un sogno? Molto probabilmente si. Sognare e' il primo passo.<br /> <br />P.A. Gianni</p> <p><img src="images/stories/corti/Gerenzano_alto/piazza.jpg" border="0" alt="" title="piazza de gasperi" /></p> <p><img src="images/stories/corti/Gerenzano_alto/tetto_parrocchia.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/Gerenzano_alto/resegone.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/Gerenzano_alto/monte_rosa.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/Gerenzano_alto/gondar.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/Gerenzano_alto/colombera.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/Gerenzano_alto/cinema_parrocchia.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/Gerenzano_alto/Giardino_parrocchia.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/Gerenzano_alto/orologio.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/Gerenzano_alto/impalcatura.jpg" border="0" alt="" /></p></div> <div class="K2FeedImage"><img src="https://www.gerenzanoforum.it/media/k2/items/cache/7a6fe08027b80ee08bda1ed60d73e334_S.jpg" alt="Gerenzano, piazza xxv aprile vista dal campanile" /></div><div class="K2FeedIntroText"><p>Gerenzano, 2004 - Bella giornata di sole, ventosa, la prima di primavera, ottima per fare foto dall'alto. Gerenzano vista dall'alto e' bella, interessante.</p> </div><div class="K2FeedFullText"> <p>Si vedono le Alpi che la contornano, la Grigna, il Resegone, la massa maestosa del Monte Rosa appena coperta da nuvole. Si vede l'inurbamento impressionante con Turate incollata a Gerenzano, la massa della discarica (per fortuna chiusa), gli ultimi campi, i boschi. Se poi si guarda piu' in basso, sotto il campanile, si vedono i bei tetti della parrocchia con tegole tradizionali (un esempio per il restauro del palazzo comunale)  e le nuove piazze. la piazza del comune con la sua caratteristica forma ad imbuto, tipica delle piazze medioevali e la povera piazza della chiesa. Stretta, non degna della bellezza della chiesa. Le auto sono ingombranti, il filare delle nuove piante, quando cresceranno, occludera' definitivamente la vista della chiesa. I nuovi palazzi ed il giardinetto (trascurato e privo di fiori) non la abbelliscono di certo.  </p> <p>Il giardino della parrocchia e' bello, ma recintato ed inaccessibile, il bocciodromo e' un capannone abbandonato, i cortili della cooperativa e del cinema sono pieni di rottami ed in uno stato pessimo, L'oratorio e' un campo di calcio spelacchiato e recintato da una muraglia degna di San Vittore. L'unica costruzione  bella e' la cooperativa, ricordo di una Gerenzano operosa e proiettata verso il futuro.  Insomma, in poche parole il centro di Gerenzano e' congelato dalle proprieta' della chiesa. La piazza della chiesa, se pensata in un contesto piu' ampio includendo il giardino del parroco, la cooperativa, il cinema   e l'oratorio sarebbe sicuramente stata pensata in modo diverso. Per esempio con dei parcheggi sotterranei multipiano dove si trovava il campo da tennis, con degli spazi a verde dove c'e' il cinema ed il bocciodromo, con delle costruzioni e dei negozi confinati dove c'e' la sala prove della banda, il macello del Rino ed il campo da tennis. La cooperativa potrebbe riaprire il bar con i tavolini in piazza. Tutta la chiesa sarebbe liberata dalle costruzioni e dai muri ed emergerebbe in tutta la sua bellezza. La piazza potrebbe essere completata togliendo le automobili.</p> <p>A Londra c'e' la stessa situazione di Gerenzano con tutte le proprieta' del centro di proprieta' dei Windson, retaggio medioevale. Hanno risolto il problema con il "lease", cioe' affitti di 99 anni pagati anticipatamente in una unica risoluzione. I proprietari sono sempre i Windsor, ma il suolo e' usato dalle banche, dai cittadini comuni e dall'amministrazione. Dopo 99 anni ritorna ai legitti proprietari che richiedono il pagamento di un altro "lease" di 99 anni.<br />Un sogno? Molto probabilmente si. Sognare e' il primo passo.<br /> <br />P.A. Gianni</p> <p><img src="images/stories/corti/Gerenzano_alto/piazza.jpg" border="0" alt="" title="piazza de gasperi" /></p> <p><img src="images/stories/corti/Gerenzano_alto/tetto_parrocchia.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/Gerenzano_alto/resegone.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/Gerenzano_alto/monte_rosa.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/Gerenzano_alto/gondar.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/Gerenzano_alto/colombera.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/Gerenzano_alto/cinema_parrocchia.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/Gerenzano_alto/Giardino_parrocchia.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/Gerenzano_alto/orologio.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/Gerenzano_alto/impalcatura.jpg" border="0" alt="" /></p></div> La villa di Gerenzano dei marchesi Fagnani (il municipio) 2013-11-20T23:16:26+00:00 2013-11-20T23:16:26+00:00 https://www.gerenzanoforum.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=112:la-villa-di-gerenzano-dei-marchesi-fagnani-il-municipio&Itemid=564 Redazione gianni_pa@gerenzanoforum.it <div class="K2FeedImage"><img src="https://www.gerenzanoforum.it/media/k2/items/cache/e7c0584255fa6f2981e510285a9e9e4f_S.jpg" alt="Cartolina con il municipio di Gerenzano" /></div><div class="K2FeedIntroText"><p>Gerenzano, 30 Novembre 2003 - I lavori per risistemare il municipio stanno arrivando ad un punto critico. Ora si dovra' restaurare la parte storica del complesso: la  villa di Gerenzano dei Marchesi Fagnani.</p> </div><div class="K2FeedFullText"> <p> </p> <p>Il palazzo e' di stile neoclassico della fine '700. La facciata e' rimasta miracolosamente quasi intatta, a parte l'aggiunta dell'ala dove si trovano gli uffici tecnici che lo rendono asimmetrico e il rivestimento di granulato grigio, molto di moda negli anni '70 e inadatto allo stile del palazzo. Sono rimasti i soffitti a cassettone, la greca in legno che abbellisce la grondaia, e' rimasto un bel balcone in ferro battuto e l'importante colonnato del portico, mentre le persiane sono state  rimosse e forse rottamate. Il tetto, originariamente fatto di coppi lombardi, ora e' miseramente ricoperto da tegole portoghesi.</p> <p>In questa cartolina degli anni '50 si vede la villa con i colori che, molto probabilmente, rispecchiano quelli originari, seppure la carolina sia stata colorata artificialmente. La cartolina potrebbe essere uno spunto per ripristinare i colori primitivi.</p> <p>Il retro della villa e la corte "spagnola" sono stati totalmente trasformati con l'aggiunta di basse palazzine in blocchi di cemento gialli, vetro e putrelle di acciaio. Meritava di piu' il palazzo piu' bello di Gerenzano ed una delle corti piu' antiche. I materiali delle nuove palazzine sono appariscenti ma di tipo economico e non adatti ad affiancare un palazzo neoclassico. L'ara e le colonne romane, testimoni delle nostre origini antiche, sono abbandonate nel piazzale. Si potrebbero valorizzazione  collocandole nel mezzo del piazzale, al posto dell' abete che nasconde alla vista il palazzo. Al suo posto si potrebbero piantumare dei cipressi lungo il muro cieco della casa colonica che si affaccia sul piazzale del palazzo. Si spera infine che il piazzale venga selciato e serva a far risaltare il palazzo e non per parcheggiare le auto.</p> <p>Pier Angelo Gianni</p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/municipio/municipiox700.jpg" border="0" alt="" title="La facciata del municipio (2003)" /></p> <p> </p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/municipio/retro3x700.jpg" border="0" alt="" title="Il municipio nel 2003" /></p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/municipio/arax700.jpg" border="0" alt="" title="Le colonne del portico con l'ara romana abbandonata" /></p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/municipio/colonnex700.jpg" border="0" alt="" title="Le colonne romane abbandonate nel cortile" /></p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/municipio/balconex700.jpg" border="0" alt="" title="Il balcone con la ringhiera neoclassica" /></p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/municipio/retro_nerox700.jpg" border="0" alt="" title="il retro del municipio fatto con blocchi di cemento" /></p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/municipio/retrox700.jpg" border="0" alt="" title="il retro fatto con blocchi di cemento gialli" /></p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/municipio/spagnax700.jpg" border="0" alt="" title="la corte degli " /></p></div> <div class="K2FeedImage"><img src="https://www.gerenzanoforum.it/media/k2/items/cache/e7c0584255fa6f2981e510285a9e9e4f_S.jpg" alt="Cartolina con il municipio di Gerenzano" /></div><div class="K2FeedIntroText"><p>Gerenzano, 30 Novembre 2003 - I lavori per risistemare il municipio stanno arrivando ad un punto critico. Ora si dovra' restaurare la parte storica del complesso: la  villa di Gerenzano dei Marchesi Fagnani.</p> </div><div class="K2FeedFullText"> <p> </p> <p>Il palazzo e' di stile neoclassico della fine '700. La facciata e' rimasta miracolosamente quasi intatta, a parte l'aggiunta dell'ala dove si trovano gli uffici tecnici che lo rendono asimmetrico e il rivestimento di granulato grigio, molto di moda negli anni '70 e inadatto allo stile del palazzo. Sono rimasti i soffitti a cassettone, la greca in legno che abbellisce la grondaia, e' rimasto un bel balcone in ferro battuto e l'importante colonnato del portico, mentre le persiane sono state  rimosse e forse rottamate. Il tetto, originariamente fatto di coppi lombardi, ora e' miseramente ricoperto da tegole portoghesi.</p> <p>In questa cartolina degli anni '50 si vede la villa con i colori che, molto probabilmente, rispecchiano quelli originari, seppure la carolina sia stata colorata artificialmente. La cartolina potrebbe essere uno spunto per ripristinare i colori primitivi.</p> <p>Il retro della villa e la corte "spagnola" sono stati totalmente trasformati con l'aggiunta di basse palazzine in blocchi di cemento gialli, vetro e putrelle di acciaio. Meritava di piu' il palazzo piu' bello di Gerenzano ed una delle corti piu' antiche. I materiali delle nuove palazzine sono appariscenti ma di tipo economico e non adatti ad affiancare un palazzo neoclassico. L'ara e le colonne romane, testimoni delle nostre origini antiche, sono abbandonate nel piazzale. Si potrebbero valorizzazione  collocandole nel mezzo del piazzale, al posto dell' abete che nasconde alla vista il palazzo. Al suo posto si potrebbero piantumare dei cipressi lungo il muro cieco della casa colonica che si affaccia sul piazzale del palazzo. Si spera infine che il piazzale venga selciato e serva a far risaltare il palazzo e non per parcheggiare le auto.</p> <p>Pier Angelo Gianni</p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/municipio/municipiox700.jpg" border="0" alt="" title="La facciata del municipio (2003)" /></p> <p> </p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/municipio/retro3x700.jpg" border="0" alt="" title="Il municipio nel 2003" /></p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/municipio/arax700.jpg" border="0" alt="" title="Le colonne del portico con l'ara romana abbandonata" /></p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/municipio/colonnex700.jpg" border="0" alt="" title="Le colonne romane abbandonate nel cortile" /></p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/municipio/balconex700.jpg" border="0" alt="" title="Il balcone con la ringhiera neoclassica" /></p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/municipio/retro_nerox700.jpg" border="0" alt="" title="il retro del municipio fatto con blocchi di cemento" /></p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/municipio/retrox700.jpg" border="0" alt="" title="il retro fatto con blocchi di cemento gialli" /></p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/municipio/spagnax700.jpg" border="0" alt="" title="la corte degli " /></p></div> La torre del Marchese 2013-11-18T18:12:56+00:00 2013-11-18T18:12:56+00:00 https://www.gerenzanoforum.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=109:la-torre-del-marchese&Itemid=564 Redazione gianni_pa@gerenzanoforum.it <div class="K2FeedImage"><img src="https://www.gerenzanoforum.it/media/k2/items/cache/73608782f50eb6af17bb69bdcd662692_S.jpg" alt="La torre del Marchese in una vecchia cartolina" /></div><div class="K2FeedIntroText"><p><span style="line-height: 1.3em;">Il signor Armido Mognoni mi ha dato una vecchia cartolina di Gerenzano. Dal confuso timbro postale (25 - 7 - 1917?) si deduce che la fotografia venne scattata all'inizio del secolo scorso.  </span></p> </div><div class="K2FeedFullText"> <p><span style="line-height: 1.3em;">Piu' difficile e' scoprire da dove il panorama venne fotografato. Molto probabilmente la foto venne scattata dalla cima della ciminiera della De Angeli, o comunque da una posizione molto elevata da nord verso sud. Si vedono grandi frutteti (o piantagioni di gelso?) dove ora c'e' via XX Settembre, via Brera ecc. e la campagna che circondava il centro storico che a quei tempi era ancora intatto. </span><span style="line-height: 1.3em;">Si vede sulla sinistra della foto una bella torre sovrastante il paese. Di chi era quella torre che oggi non c'e' piu'? Non poteva che essere la torre medievale dei marchesi Fagnani poi trasformata in acquedotto.</span></p> <p><span style="line-height: 1.3em;">Dunque la mitizzata torre che la signora Giuseppina mi assicuro' esistesse al posto dell'acquedotto recentemente abbattuto c'era veramente! Come sarebbe stato bello avere questa fotografia qualche mese fa e ricostruire in base ad essa la torre del Marchese. Avrebbe restituito al centro storico un particolare architettonico che lo avrebbe caratterizzato e reso meno anonimo. </span></p> <p><span style="line-height: 1.3em;">Non bisogna disperate. Sotto l'attuale squallore delle case del centro storico c'e' ancora un grande potenziale da valorizzare per trasformare il centro storico nel salotto di Gerenzano e non nel museo degli orrori come lo e' ora. Saremo in grado di farlo?</span></p> <p>P.A. Gianni (circa 2004)</p> <p>Alcune fotografie della torre e dell'acquedotto abbattuto, poi sostituito con un basso tetto </p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/torre/gerenzano_torrex900.jpg" border="0" alt="" title="Una cartolina di Gerenzano (primi del '900)" /></p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/torre/acquedotto.jpg" border="0" alt="" title="L'acquedotto abbattuto" /></p> <p> </p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/torre/torre_nuova.jpg" border="0" alt="" title="La nuova torre" /></p> <p> </p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/torre/vicolo_chiuso.jpg" border="0" alt="" title="la nuova torre vista dal vicolo chiuso" /></p> <p> </p></div> <div class="K2FeedImage"><img src="https://www.gerenzanoforum.it/media/k2/items/cache/73608782f50eb6af17bb69bdcd662692_S.jpg" alt="La torre del Marchese in una vecchia cartolina" /></div><div class="K2FeedIntroText"><p><span style="line-height: 1.3em;">Il signor Armido Mognoni mi ha dato una vecchia cartolina di Gerenzano. Dal confuso timbro postale (25 - 7 - 1917?) si deduce che la fotografia venne scattata all'inizio del secolo scorso.  </span></p> </div><div class="K2FeedFullText"> <p><span style="line-height: 1.3em;">Piu' difficile e' scoprire da dove il panorama venne fotografato. Molto probabilmente la foto venne scattata dalla cima della ciminiera della De Angeli, o comunque da una posizione molto elevata da nord verso sud. Si vedono grandi frutteti (o piantagioni di gelso?) dove ora c'e' via XX Settembre, via Brera ecc. e la campagna che circondava il centro storico che a quei tempi era ancora intatto. </span><span style="line-height: 1.3em;">Si vede sulla sinistra della foto una bella torre sovrastante il paese. Di chi era quella torre che oggi non c'e' piu'? Non poteva che essere la torre medievale dei marchesi Fagnani poi trasformata in acquedotto.</span></p> <p><span style="line-height: 1.3em;">Dunque la mitizzata torre che la signora Giuseppina mi assicuro' esistesse al posto dell'acquedotto recentemente abbattuto c'era veramente! Come sarebbe stato bello avere questa fotografia qualche mese fa e ricostruire in base ad essa la torre del Marchese. Avrebbe restituito al centro storico un particolare architettonico che lo avrebbe caratterizzato e reso meno anonimo. </span></p> <p><span style="line-height: 1.3em;">Non bisogna disperate. Sotto l'attuale squallore delle case del centro storico c'e' ancora un grande potenziale da valorizzare per trasformare il centro storico nel salotto di Gerenzano e non nel museo degli orrori come lo e' ora. Saremo in grado di farlo?</span></p> <p>P.A. Gianni (circa 2004)</p> <p>Alcune fotografie della torre e dell'acquedotto abbattuto, poi sostituito con un basso tetto </p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/torre/gerenzano_torrex900.jpg" border="0" alt="" title="Una cartolina di Gerenzano (primi del '900)" /></p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/torre/acquedotto.jpg" border="0" alt="" title="L'acquedotto abbattuto" /></p> <p> </p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/torre/torre_nuova.jpg" border="0" alt="" title="La nuova torre" /></p> <p> </p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/torre/vicolo_chiuso.jpg" border="0" alt="" title="la nuova torre vista dal vicolo chiuso" /></p> <p> </p></div> Requiem per la Cappuccina 2013-11-18T17:52:05+00:00 2013-11-18T17:52:05+00:00 https://www.gerenzanoforum.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=108:requiem-per-la-cappuccina&Itemid=564 Redazione gianni_pa@gerenzanoforum.it <div class="K2FeedImage"><img src="https://www.gerenzanoforum.it/media/k2/items/cache/948378d6a67ac0d7c7c6728581b072ab_S.jpg" alt="Sogno di una notte di mezza estate" /></div><div class="K2FeedIntroText"><p><span style="line-height: 1.3em;"><span style="line-height: 1.3em;">Gerenzano 21 Febbraio 2004 - </span>Anche la Cappuccina se ne e' andata. Sono bastate quattro spallate di una grossa ruspa per portarsi via un millennio di storia (e' la stessa introduzione e titolo che feci per l'osteria del Baraja, cambiano solo i nomi ed il numero degli anni).</span></p> </div><div class="K2FeedFullText"> <p> </p> <p>Gerenzano e' in una fase di fermento edilizio spasmodico. Non si ricorda un momento cosi' frenetico dai tempi dei  condomini "Mini Garden" e "Stella" negli anni sessanta. <span style="line-height: 1.3em;">Sembra che si abbia una fretta maledetta di concludere, come se il mondo dovesse finire domani.</span><span style="line-height: 1.3em;"> </span></p> <p>Per l'interesse dei pochi navigatori di questo sito riporto come doveva essere il Largo Fagnani nel 1850, e come potrebbe essere con un attento restauro, non con le ruspe, ma con lo scalpello per togliere il superfluo, con il pennello e con un buon risanamento sanitario.</p> <p>I Palazzi di largo Fagnani sono stati costruiti alla fine del 1700. Nel rilievo di Gerenzano della meta' del settecento, largo Fagnani, cosi' come lo vediamo adesso, non esisteva ma c'erano delle case antiche che si affacciavano direttamente sulla via (praticamente dove ora finisce il marciapiede e ci sono i parcheggi).  Alla fine del settecento, il nucleo piu' antico e nobile del seicento (dove ci sono ora i vigili e la SCELAG) venne preservato e con un intervento urbanistico di tutto rilievo si costruirono le case del fattore Colombo (dove c'era il ciclista Zoni ed il panificio Cortellari) e le case dei famigli e dei servi (dove c'e' ora il medico Oliva ed i Barozzi). Venne preservato il cortile dei Corbetta, dove c'erano le stalle, il grande parco interno e vennero inglobati i cortili antichi dove c'e' la cappela privata della famiglia e forse c'era un monastero. In alcuni documenti si parla della corte detta "Cappuccina" che si affacciava nel parco del Marchese ed alcuni vecchi ricordano anche che nelle vecchie case che si sono abbattute in questi giorni nel cortile della pesa esistevano degli affreschi (perduti per sempre).<span style="line-height: 1.3em;"> </span></p> <p>Largo Fagnani nell'ottocento, e fino a poche decine di anni fa, era attraversato per tutta la sua lunghezza della roggia che partiva dal Bettolino ed andava a gettarsi nel laghetto del cortile della vecchia fornace. La Roggia era protetta da una balaustra in pietra, c'era un ponte per entrare nel palazzo del Marchese e due grossi cespugli di edera avvolgevano il balcone del Marchese. Uno stemma nobiliare dipinto sul muro sopra l'odierna cartoleria ricordava ai viandanti l'importanza del palazzo. Dove ora c'e' lo slargo dello studio del medico Oliva una fontana circolare ingentiliva la piazza.</p> <p>Cosa e' successo l'abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni quando passiamo per largo Fagnani.</p> <p>Cosa sta succedendo?</p> <p>Basta guardare lo sbrego lasciato dalle case abbattute nel cortile della pesa. Basta guardare il disegno sbiadito che si trova appeso alla vetrina dello Zoni: sventramento del palazzo settecentesco del fattore Colombo, costruzione di abbaini ed archi, senza il minimo rispetto dell' importanza del palazzo. Nessuno dice di non intervenire e non risanare i palazzi storici. Si dice solo di intervenire in modo "soft", soffice, rispettando i volumi e le sembianze e.... per favore studiando la storia. Non e' possibile intervenire in un nucleo antico con una storia plurimillenaria (Celti, Romani, Longobardi, Franchi, Spagnoli, Italiani ed Austriaci) con le ruspe. Abbiamo perso per sempre quello che ci poteva dire della nostra storia la piazza della chiesa, ora non sapremo quello che poteva dirci la Cappuccina, domani il Palazzo del Marchese. Dopodomani non sapremo piu' chi siamo noi. Saremo un quartiere anonimo di Saronno (o lo siamo gia'?).</p> <p>P.A. Gianni    </p> <p>Alcune fotografie della corte della pesa (dove c'era la cappuccina)</p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/cappuccina/cappuccina_4.jpg" border="0" alt="" title="abbattuta la cappuccina" /></p> <p><img src="images/stories/corti/cappuccina/cappuccina_1.jpg" border="0" alt="" /></p> <p> </p> <p><img src="images/stories/corti/cappuccina/cappuccina_1A.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/cappuccina/cappuccina_3.jpg" border="0" alt="" /></p> <p> </p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/cappuccina/muro1.jpg" border="0" alt="" title="Un muro antico nella corte " /></p> <p> </p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/cappuccina/zoni_pesa.jpg" border="0" alt="" title="Corte della pesa" style="cursor: se-resize !important;" /></p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/cappuccina/zoni_1.jpg" border="0" alt="" title="Largo Fagnani" /></p> <p> </p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/cappuccina/pianta_fagnani.jpg" border="0" alt="" title="La pianta ottocentesca dei palazzi del Marchese Fagnani" /></p> <p> </p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/cappuccina/fagnani3_web.jpg" border="0" alt="" title="Com'era largo Fagnani ai primi del '900" /></p> <p> </p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/cappuccina/fagnani1A_web.jpg" border="0" alt="" title="Particolare del palazzo" /></p> <p> </p> <p> </p> <p> </p> <p>                                                                         </p></div> <div class="K2FeedImage"><img src="https://www.gerenzanoforum.it/media/k2/items/cache/948378d6a67ac0d7c7c6728581b072ab_S.jpg" alt="Sogno di una notte di mezza estate" /></div><div class="K2FeedIntroText"><p><span style="line-height: 1.3em;"><span style="line-height: 1.3em;">Gerenzano 21 Febbraio 2004 - </span>Anche la Cappuccina se ne e' andata. Sono bastate quattro spallate di una grossa ruspa per portarsi via un millennio di storia (e' la stessa introduzione e titolo che feci per l'osteria del Baraja, cambiano solo i nomi ed il numero degli anni).</span></p> </div><div class="K2FeedFullText"> <p> </p> <p>Gerenzano e' in una fase di fermento edilizio spasmodico. Non si ricorda un momento cosi' frenetico dai tempi dei  condomini "Mini Garden" e "Stella" negli anni sessanta. <span style="line-height: 1.3em;">Sembra che si abbia una fretta maledetta di concludere, come se il mondo dovesse finire domani.</span><span style="line-height: 1.3em;"> </span></p> <p>Per l'interesse dei pochi navigatori di questo sito riporto come doveva essere il Largo Fagnani nel 1850, e come potrebbe essere con un attento restauro, non con le ruspe, ma con lo scalpello per togliere il superfluo, con il pennello e con un buon risanamento sanitario.</p> <p>I Palazzi di largo Fagnani sono stati costruiti alla fine del 1700. Nel rilievo di Gerenzano della meta' del settecento, largo Fagnani, cosi' come lo vediamo adesso, non esisteva ma c'erano delle case antiche che si affacciavano direttamente sulla via (praticamente dove ora finisce il marciapiede e ci sono i parcheggi).  Alla fine del settecento, il nucleo piu' antico e nobile del seicento (dove ci sono ora i vigili e la SCELAG) venne preservato e con un intervento urbanistico di tutto rilievo si costruirono le case del fattore Colombo (dove c'era il ciclista Zoni ed il panificio Cortellari) e le case dei famigli e dei servi (dove c'e' ora il medico Oliva ed i Barozzi). Venne preservato il cortile dei Corbetta, dove c'erano le stalle, il grande parco interno e vennero inglobati i cortili antichi dove c'e' la cappela privata della famiglia e forse c'era un monastero. In alcuni documenti si parla della corte detta "Cappuccina" che si affacciava nel parco del Marchese ed alcuni vecchi ricordano anche che nelle vecchie case che si sono abbattute in questi giorni nel cortile della pesa esistevano degli affreschi (perduti per sempre).<span style="line-height: 1.3em;"> </span></p> <p>Largo Fagnani nell'ottocento, e fino a poche decine di anni fa, era attraversato per tutta la sua lunghezza della roggia che partiva dal Bettolino ed andava a gettarsi nel laghetto del cortile della vecchia fornace. La Roggia era protetta da una balaustra in pietra, c'era un ponte per entrare nel palazzo del Marchese e due grossi cespugli di edera avvolgevano il balcone del Marchese. Uno stemma nobiliare dipinto sul muro sopra l'odierna cartoleria ricordava ai viandanti l'importanza del palazzo. Dove ora c'e' lo slargo dello studio del medico Oliva una fontana circolare ingentiliva la piazza.</p> <p>Cosa e' successo l'abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni quando passiamo per largo Fagnani.</p> <p>Cosa sta succedendo?</p> <p>Basta guardare lo sbrego lasciato dalle case abbattute nel cortile della pesa. Basta guardare il disegno sbiadito che si trova appeso alla vetrina dello Zoni: sventramento del palazzo settecentesco del fattore Colombo, costruzione di abbaini ed archi, senza il minimo rispetto dell' importanza del palazzo. Nessuno dice di non intervenire e non risanare i palazzi storici. Si dice solo di intervenire in modo "soft", soffice, rispettando i volumi e le sembianze e.... per favore studiando la storia. Non e' possibile intervenire in un nucleo antico con una storia plurimillenaria (Celti, Romani, Longobardi, Franchi, Spagnoli, Italiani ed Austriaci) con le ruspe. Abbiamo perso per sempre quello che ci poteva dire della nostra storia la piazza della chiesa, ora non sapremo quello che poteva dirci la Cappuccina, domani il Palazzo del Marchese. Dopodomani non sapremo piu' chi siamo noi. Saremo un quartiere anonimo di Saronno (o lo siamo gia'?).</p> <p>P.A. Gianni    </p> <p>Alcune fotografie della corte della pesa (dove c'era la cappuccina)</p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/cappuccina/cappuccina_4.jpg" border="0" alt="" title="abbattuta la cappuccina" /></p> <p><img src="images/stories/corti/cappuccina/cappuccina_1.jpg" border="0" alt="" /></p> <p> </p> <p><img src="images/stories/corti/cappuccina/cappuccina_1A.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/cappuccina/cappuccina_3.jpg" border="0" alt="" /></p> <p> </p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/cappuccina/muro1.jpg" border="0" alt="" title="Un muro antico nella corte " /></p> <p> </p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/cappuccina/zoni_pesa.jpg" border="0" alt="" title="Corte della pesa" style="cursor: se-resize !important;" /></p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/cappuccina/zoni_1.jpg" border="0" alt="" title="Largo Fagnani" /></p> <p> </p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/cappuccina/pianta_fagnani.jpg" border="0" alt="" title="La pianta ottocentesca dei palazzi del Marchese Fagnani" /></p> <p> </p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/cappuccina/fagnani3_web.jpg" border="0" alt="" title="Com'era largo Fagnani ai primi del '900" /></p> <p> </p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/cappuccina/fagnani1A_web.jpg" border="0" alt="" title="Particolare del palazzo" /></p> <p> </p> <p> </p> <p> </p> <p>                                                                         </p></div> Requiem per il Baraja 2013-11-18T17:37:20+00:00 2013-11-18T17:37:20+00:00 https://www.gerenzanoforum.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=107:requiem-per-il-baraja&Itemid=564 Redazione gianni_pa@gerenzanoforum.it <div class="K2FeedImage"><img src="https://www.gerenzanoforum.it/media/k2/items/cache/938a195f8810cb9b31c6503221891897_S.jpg" alt="La demolizione dellosteria del Baraja nel gennaio 2004" /></div><div class="K2FeedIntroText"><p><span style="line-height: 1.3em;">Gerenzano 11 Gennaio 2004 - </span><span style="line-height: 1.3em;">Anche l'osteria del Baraja se ne e' andata. Sono bastate quattro spallate di una grossa ruspa per portarsi via piu' di duecento anni di storia.</span></p> </div><div class="K2FeedFullText"> <p><span style="line-height: 1.3em;">Gli ultimi a ricordarsi l'osteria ancora funzionante sono i cinquantenni di Gerenzano. Il Baraja, assieme alla Nineta, Nisela, Castelli, Cavalin, Circolo, Cooperativa ed al Nineau erano le nostre osterie, luoghi di incontro di una societa' contadina ed operaia che concepiva il divertimento come un bicchiere di vino rosso ed una partita a scopa. </span></p> <p><span style="line-height: 1.3em;">In particolare l'osteria del Baraja era un residuo di vita ottocentesca. Un bancone spoglio, quattro tavoli con sedie di paglia, il caffe' fatto con la "calderina", la proprietaria che cucinava, stirava, allevava i figli nell'osteria (e' quello che vagamente mi ricordo). Un fatto di sangue agli inizi degli anni sessanta, il primo a memoria d'uomo e l'ultimo da quel giorno, ha segnato anche la sua chiusura. All'interno dell'osteria  un calabrese uccise un parente di una ragazza di Gerenzano che corteggiava. A quei tempi un "matrimonio misto" era impensabile ed il "polentone" lo fece capire in malo modo al "terrone". Il calabrese rifiutato e ferito nell'onore reagi' con un coltello conficcato nella pancia di chi ostacolava il suo amore. Poi fuggi' nei boschi. Mi ricordo ancora la caccia all'uomo. Poi il processo e non so' quanti anni di prigione. Un vecchio film in bianco e nero come "Rocco e i suoi fratelli".</span></p> <p>Dopo la chiusura arrivo' lo Zaffaroni che la trasformo' in falegnameria. Odore di legno, rumore di "bindella", cataste di legni di tutti i tipi, infissi, porte e finestre, segatura. Un mondo artigianale anch'esso scomparso per sempre. Poi il degrado totale. L'osteria del Baraja e' rimasta muta per decenni fino all'epilogo doloroso: la demolizione.</p> <p>Non siamo stati in grado di valorizzarla, come pure il nostro cento storico. Dovremmo porci una domanda: come vogliamo sia la Gerenzano del terzo millennio?</p> <p>La vogliamo come Gerenzano/Quarto Oggiaro o Gerenzano/Gerenzano?</p> <p>A voi la risposta.</p> <p>P.A. Gianni  </p> <p>Alcune fotografie dellosteria</p> <p><img src="images/stories/corti/baraja/baraja1.jpg" border="0" alt="" />  </p> <p><img src="images/stories/corti/baraja/baraja2.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/baraja/baraja3.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/baraja/baraja4.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/baraja/baraja_finestre.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/baraja/baraja_finestre2.jpg" border="0" alt="" /></p> <p> </p> <p><img src="images/stories/corti/baraja/baraja_finestre3.jpg" border="0" alt="" /></p> <p> </p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/baraja/ex_osteria.jpg" border="0" alt="" title="epilogo" /></p> <p> </p> <p>                                                                        </p></div> <div class="K2FeedImage"><img src="https://www.gerenzanoforum.it/media/k2/items/cache/938a195f8810cb9b31c6503221891897_S.jpg" alt="La demolizione dellosteria del Baraja nel gennaio 2004" /></div><div class="K2FeedIntroText"><p><span style="line-height: 1.3em;">Gerenzano 11 Gennaio 2004 - </span><span style="line-height: 1.3em;">Anche l'osteria del Baraja se ne e' andata. Sono bastate quattro spallate di una grossa ruspa per portarsi via piu' di duecento anni di storia.</span></p> </div><div class="K2FeedFullText"> <p><span style="line-height: 1.3em;">Gli ultimi a ricordarsi l'osteria ancora funzionante sono i cinquantenni di Gerenzano. Il Baraja, assieme alla Nineta, Nisela, Castelli, Cavalin, Circolo, Cooperativa ed al Nineau erano le nostre osterie, luoghi di incontro di una societa' contadina ed operaia che concepiva il divertimento come un bicchiere di vino rosso ed una partita a scopa. </span></p> <p><span style="line-height: 1.3em;">In particolare l'osteria del Baraja era un residuo di vita ottocentesca. Un bancone spoglio, quattro tavoli con sedie di paglia, il caffe' fatto con la "calderina", la proprietaria che cucinava, stirava, allevava i figli nell'osteria (e' quello che vagamente mi ricordo). Un fatto di sangue agli inizi degli anni sessanta, il primo a memoria d'uomo e l'ultimo da quel giorno, ha segnato anche la sua chiusura. All'interno dell'osteria  un calabrese uccise un parente di una ragazza di Gerenzano che corteggiava. A quei tempi un "matrimonio misto" era impensabile ed il "polentone" lo fece capire in malo modo al "terrone". Il calabrese rifiutato e ferito nell'onore reagi' con un coltello conficcato nella pancia di chi ostacolava il suo amore. Poi fuggi' nei boschi. Mi ricordo ancora la caccia all'uomo. Poi il processo e non so' quanti anni di prigione. Un vecchio film in bianco e nero come "Rocco e i suoi fratelli".</span></p> <p>Dopo la chiusura arrivo' lo Zaffaroni che la trasformo' in falegnameria. Odore di legno, rumore di "bindella", cataste di legni di tutti i tipi, infissi, porte e finestre, segatura. Un mondo artigianale anch'esso scomparso per sempre. Poi il degrado totale. L'osteria del Baraja e' rimasta muta per decenni fino all'epilogo doloroso: la demolizione.</p> <p>Non siamo stati in grado di valorizzarla, come pure il nostro cento storico. Dovremmo porci una domanda: come vogliamo sia la Gerenzano del terzo millennio?</p> <p>La vogliamo come Gerenzano/Quarto Oggiaro o Gerenzano/Gerenzano?</p> <p>A voi la risposta.</p> <p>P.A. Gianni  </p> <p>Alcune fotografie dellosteria</p> <p><img src="images/stories/corti/baraja/baraja1.jpg" border="0" alt="" />  </p> <p><img src="images/stories/corti/baraja/baraja2.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/baraja/baraja3.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/baraja/baraja4.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/baraja/baraja_finestre.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/baraja/baraja_finestre2.jpg" border="0" alt="" /></p> <p> </p> <p><img src="images/stories/corti/baraja/baraja_finestre3.jpg" border="0" alt="" /></p> <p> </p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/baraja/ex_osteria.jpg" border="0" alt="" title="epilogo" /></p> <p> </p> <p>                                                                        </p></div> La Colombera di Gerenzano 2013-11-18T17:27:08+00:00 2013-11-18T17:27:08+00:00 https://www.gerenzanoforum.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=106:la-colombera-di-gerenzano&Itemid=564 Redazione gianni_pa@gerenzanoforum.it <div class="K2FeedImage"><img src="https://www.gerenzanoforum.it/media/k2/items/cache/d6e7bc44feb1613d041d5385e5745b10_S.jpg" alt="La corte del Ratel" /></div><div class="K2FeedIntroText"><p><span style="line-height: 1.3em;">La Colombera di Gerenzano è quasi sconosciuta. Si trova nella corte del "Ratel", proprio di fronte al Comune.</span></p> </div><div class="K2FeedFullText"> <p><span style="line-height: 1.3em;">Questa corte è tra le più antiche e nell'angolo destro, entrando dal portone principale di via Duca degli Abruzzi, si vede una costruzione sopraelevata rispetto alle cascine ed alle case. E' una torre medioevale, l'unica di Gerenzano.</span></p> <p>Dalla torre si poteva controllare chi entrava ed usciva dal borgo medioevale attraverso una porta che forse di sera veniva chiusa. Infatti, oltre il portone (attualmente rivolto verso i giardini) avrebbe dovuto esserci un fossato (attuale via Roma) che recingeva tutto il paese.  I nostri vecchi dicevano che il fossato serviva per tenere fuori dall'abitato le "bestie", ma non solo. Il fossato e la porta chiusa tenevano alla larga anche i ladri, i vagabondi e le bande di sbandati.</p> <p>Dalla porta del cortile doveva partire una strada importante che congiungeva Gerenzano Appiano Gentile, passando per Turate, Cascina Piatti, Restelli, Limido e Lurago. Gerenzano ha avuto sempre a che fare con Appiano Gentile perché c'era un legame di interdipendenza tra le due chiese ed una competizione fortissima per il primato  fino a scapparci addirittura un morto. Un "preposto" di Appiano  Gentile venne ucciso a Gerenzano alla fine del '500 da ignoti.</p> <p>La parte del cortile che interessa la Colombera e le cascine limitrofe è rimasta per il momento intatta. Sembra che il tempo si sia fermato. Ma non le intemperie. Il tetto della colombera è sfondato e nessuno ha interesse a ripararlo.  Le cascine sono un bel boccone per interventi senza memoria (si pensi come si sta costruendo nella corte della Pesa). Gli spazi acquistati come sottotetti, una volta rimessi a posto in qualche modo,  sono venduti molto spesso come appartamenti a prezzi salatissimi.</p> <p>Si possono fare interventi  redditizi anche preservando il contesto storico ed estetico del luogo. Anzi, preservare la forma ed i volumi valorizza le abitazioni. A Londra  le stalle usate per i cavalli e le carrozze fino agli inizi del secolo scorso sono diventate abitazioni alla moda con prezzi esorbitanti. Perché non intervenire anche da noi con un pizzico di cultura e di buona architettura e non solo pensando a massimizzare le volumetrie?</p> <p>P.A. Gianni (circa 2003)</p> <p>Alcune fotografie della torre scattate nel 2003</p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/colombera/colom5_A_web.jpg" border="0" alt="" title="La colombera vista dalla corte" /></p> <p> </p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/colombera/colom2_web.jpg" border="0" alt="" title="La colombera vista dalla corte dei Nela" /></p> <p> </p> <p><img src="images/stories/corti/colombera/colom1_web.jpg" border="0" alt="" /></p> <p> </p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/colombera/colom3_web.jpg" border="0" alt="" title="Il complesso medioevale affiancato alla colombera" /></p></div> <div class="K2FeedImage"><img src="https://www.gerenzanoforum.it/media/k2/items/cache/d6e7bc44feb1613d041d5385e5745b10_S.jpg" alt="La corte del Ratel" /></div><div class="K2FeedIntroText"><p><span style="line-height: 1.3em;">La Colombera di Gerenzano è quasi sconosciuta. Si trova nella corte del "Ratel", proprio di fronte al Comune.</span></p> </div><div class="K2FeedFullText"> <p><span style="line-height: 1.3em;">Questa corte è tra le più antiche e nell'angolo destro, entrando dal portone principale di via Duca degli Abruzzi, si vede una costruzione sopraelevata rispetto alle cascine ed alle case. E' una torre medioevale, l'unica di Gerenzano.</span></p> <p>Dalla torre si poteva controllare chi entrava ed usciva dal borgo medioevale attraverso una porta che forse di sera veniva chiusa. Infatti, oltre il portone (attualmente rivolto verso i giardini) avrebbe dovuto esserci un fossato (attuale via Roma) che recingeva tutto il paese.  I nostri vecchi dicevano che il fossato serviva per tenere fuori dall'abitato le "bestie", ma non solo. Il fossato e la porta chiusa tenevano alla larga anche i ladri, i vagabondi e le bande di sbandati.</p> <p>Dalla porta del cortile doveva partire una strada importante che congiungeva Gerenzano Appiano Gentile, passando per Turate, Cascina Piatti, Restelli, Limido e Lurago. Gerenzano ha avuto sempre a che fare con Appiano Gentile perché c'era un legame di interdipendenza tra le due chiese ed una competizione fortissima per il primato  fino a scapparci addirittura un morto. Un "preposto" di Appiano  Gentile venne ucciso a Gerenzano alla fine del '500 da ignoti.</p> <p>La parte del cortile che interessa la Colombera e le cascine limitrofe è rimasta per il momento intatta. Sembra che il tempo si sia fermato. Ma non le intemperie. Il tetto della colombera è sfondato e nessuno ha interesse a ripararlo.  Le cascine sono un bel boccone per interventi senza memoria (si pensi come si sta costruendo nella corte della Pesa). Gli spazi acquistati come sottotetti, una volta rimessi a posto in qualche modo,  sono venduti molto spesso come appartamenti a prezzi salatissimi.</p> <p>Si possono fare interventi  redditizi anche preservando il contesto storico ed estetico del luogo. Anzi, preservare la forma ed i volumi valorizza le abitazioni. A Londra  le stalle usate per i cavalli e le carrozze fino agli inizi del secolo scorso sono diventate abitazioni alla moda con prezzi esorbitanti. Perché non intervenire anche da noi con un pizzico di cultura e di buona architettura e non solo pensando a massimizzare le volumetrie?</p> <p>P.A. Gianni (circa 2003)</p> <p>Alcune fotografie della torre scattate nel 2003</p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/colombera/colom5_A_web.jpg" border="0" alt="" title="La colombera vista dalla corte" /></p> <p> </p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/colombera/colom2_web.jpg" border="0" alt="" title="La colombera vista dalla corte dei Nela" /></p> <p> </p> <p><img src="images/stories/corti/colombera/colom1_web.jpg" border="0" alt="" /></p> <p> </p> <p><img class="caption" src="images/stories/corti/colombera/colom3_web.jpg" border="0" alt="" title="Il complesso medioevale affiancato alla colombera" /></p></div> Requiem per la Colombera 2013-11-18T09:53:48+00:00 2013-11-18T09:53:48+00:00 https://www.gerenzanoforum.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=105:requiem-per-la-colombera&Itemid=564 Redazione gianni_pa@gerenzanoforum.it <div class="K2FeedImage"><img src="https://www.gerenzanoforum.it/media/k2/items/cache/048731097de322302aff7e52151c991d_S.jpg" alt="Gennaio 2007, abbattono la torre" /></div><div class="K2FeedIntroText"><p>Questo sito sta diventando il testimone impotente dell'ignoranza che da anni attanaglia Gerenzano.</p> </div><div class="K2FeedFullText"> <p>A questo requiem per la Colombera se ne associano numerosi altri: l'osteria del Baraja, la Cappuccina, la casa del fattore del marchese, la corte degli Spagneau, del Giorgio di Cogh, il setificio De Angeli, prossimanente anche la NIVEA ed il grande pratone della Stazione. Un lungo interminabile elenco di distruzioni fatte sotto l'amministrazione leghista per il puro tornaconto economico.</p> <p>Hanno abbattuto la torre medioevale della Colombera, la costruzione più antica di Gerenzano, per costruirne un'altra finta a fianco del comune, una villa neoclassica. La nuova torre è l'emblema della "nuova Gerenzano": falsa e sempre più periferia, sempre più dormitorio. <br />Di  chi è la colpa? Forse Gerenzano è finita in mano agli immobiliaristi o agli amichetti del quartiere? <br />A voi il giudizio, decidete voi.</p> <p> P.A. Gianni (Gerenzano, 18 Gennaio 2007)</p> <p><img src="images/stories/corti/requiem_colombera/ratel_04_3.jpg" border="0" alt="" /></p> <p>Com'era la colombera</p> <p><img src="images/stories/corti/requiem_colombera/ratel_04_1.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/requiem_colombera/ratel_04_2.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/requiem_colombera/ratel_07_2.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/requiem_colombera/ratel_07_4.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/requiem_colombera/ratel_07_3.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/requiem_colombera/ratel_04_4.jpg" border="0" alt="" /></p> <p>Panoramica del complesso architettonico nel 2004</p> <p><img src="images/stories/corti/requiem_colombera/ratel_07_5.jpg" border="0" alt="" /></p> <p>La torre vista dal campanile (2004)</p> <p><img src="images/stories/corti/requiem_colombera/colombera_vecchia_nuova1.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/requiem_colombera/comune_torre.jpg" border="0" alt="" /></p> <p>no comment.</p> <p> </p></div> <div class="K2FeedImage"><img src="https://www.gerenzanoforum.it/media/k2/items/cache/048731097de322302aff7e52151c991d_S.jpg" alt="Gennaio 2007, abbattono la torre" /></div><div class="K2FeedIntroText"><p>Questo sito sta diventando il testimone impotente dell'ignoranza che da anni attanaglia Gerenzano.</p> </div><div class="K2FeedFullText"> <p>A questo requiem per la Colombera se ne associano numerosi altri: l'osteria del Baraja, la Cappuccina, la casa del fattore del marchese, la corte degli Spagneau, del Giorgio di Cogh, il setificio De Angeli, prossimanente anche la NIVEA ed il grande pratone della Stazione. Un lungo interminabile elenco di distruzioni fatte sotto l'amministrazione leghista per il puro tornaconto economico.</p> <p>Hanno abbattuto la torre medioevale della Colombera, la costruzione più antica di Gerenzano, per costruirne un'altra finta a fianco del comune, una villa neoclassica. La nuova torre è l'emblema della "nuova Gerenzano": falsa e sempre più periferia, sempre più dormitorio. <br />Di  chi è la colpa? Forse Gerenzano è finita in mano agli immobiliaristi o agli amichetti del quartiere? <br />A voi il giudizio, decidete voi.</p> <p> P.A. Gianni (Gerenzano, 18 Gennaio 2007)</p> <p><img src="images/stories/corti/requiem_colombera/ratel_04_3.jpg" border="0" alt="" /></p> <p>Com'era la colombera</p> <p><img src="images/stories/corti/requiem_colombera/ratel_04_1.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/requiem_colombera/ratel_04_2.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/requiem_colombera/ratel_07_2.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/requiem_colombera/ratel_07_4.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/requiem_colombera/ratel_07_3.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/requiem_colombera/ratel_04_4.jpg" border="0" alt="" /></p> <p>Panoramica del complesso architettonico nel 2004</p> <p><img src="images/stories/corti/requiem_colombera/ratel_07_5.jpg" border="0" alt="" /></p> <p>La torre vista dal campanile (2004)</p> <p><img src="images/stories/corti/requiem_colombera/colombera_vecchia_nuova1.jpg" border="0" alt="" /></p> <p><img src="images/stories/corti/requiem_colombera/comune_torre.jpg" border="0" alt="" /></p> <p>no comment.</p> <p> </p></div>